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Google, Verizon e NetNeutrality.. Storia della morte del web!

WASHINGTON, 4 Agosto 2010 — Il New York Times pubblica un articolo che riporta dettagli non certo ottimistici riguardanti un possibile accordo tra Google e Verizon (uno dei maggiori ISP degli USA). Secondo il NYT il pomo della discordia riguarda una proposta di legge da inviare al legislatore statunitense (FCC) per mettere a punto una sorta di internet a doppia velocità! Il principio è questo, una azienda può decidere di fornire ai propri utenti contenuti a maggiore velocità rispetto ad un sito qualunque, come quello del NYT o anche come il nostro MyNetSfera, semplicemente pagando di più!

Guardando l’episodio con superficialità poca attenzione, può sembrare l’ennesimo servizio messo a disposizione dagli operatori telefonici per spremere qualche altro centesimo dalle tasche delle aziende. Guardando più a fondo invece, ci si rende conto che un servizio del genere violerebbe uno dei principi che sta alle fondamenta del World Wide Web, quella che molti chiamano Net Neutrality, la neutralità della rete!

Tutti noi siamo stati abituati a pensare alla rete come ad un mondo aperto, nel quale ognuno può condividere contenuti con chiunque, e nonostante si siano creati grandi colossi come Google o Facebook ad esempio, tutti hanno la stessa visibilità nei confronti degli utenti. In egual tempo posso decidere di leggere sia le news messe a disposizione dal Times sia visitare il sito di ricette di Nonna Pina per assaggiare le sue famose tagliatelle! Nessuna discriminazione, tranne che la popolarità che ognuno si è guadagnato grazie ai contenuti offerti (vedi ad esempio le tagliatelle di Nonna Pina).

TWITTER, 5 Agosto 2010 — Google smentisce l’articolo del NYT tramite un cinguettio su Twitter, e Punto Informatico scrive un articolo dal titolo: Google: no, non uccideremo la net neutrality. Anche Verizon smentisce la notizia tramite un post sul proprio blog e tutto sembra quindi essersi chiarito.. per ora!

GooglePolicyEurope, 9 Agosto 2010 — BigG mostra il tanto discusso documento del quale fino a pochi giorni prima si era negata l’esistenza! Lo fa tramite un post sul proprio blog dal quale si capisce che le paure percepite dal NYT sono in parte vere. Il documento inizia con una carrellata di buoni propositi dai quali si cerca di far capire le intenzioni benevole dell’azienda di mountain view per proteggere il famoso motto che l’ha sempre contraddistinta: “don’t be evil”. Si tratta in sostanza di una serie di controlli che la FCC deve garantire a favore della Net Neutrality e contro una qualsivoglia discriminazione di contenuti.

Scorrendo il documento però ci si rende conto che le due società si sono guardate bene dall’inserire delle clausole di non poco conto. Citando PI infatti, “tutti i controlli a garanzia della neutralità sulla rete fissa non debbono valere per quella mobile su cui, per esempio, Google potrebbe garantirsi il diritto ad una maggiore velocità di transizione di dati semplicemente stipulando un accordo ad hoc con Verizon (pagando di più)“. Ma perché non garantire il controllo anche al mondo mobile?

Siamo quasi alla fine di questa nostra storia.

Washington Post, 10 Agosto 2010 — Tramite un editoriale, il CEO di Google Eric Schmidt e quello di Verizon Ivan Seidenberg, affermano che quella stilata è solo una proposta, e il legislatore può tranquillamente ignorarla, ma come molti sanno, Google può contare su diverse persone all’interno del governo a stelle e strisce. Nonostante ciò diversi analisti ritengono che bigG sta cercando di mantenere un profilo basso, per non allarmare ulteriormente l’opinione pubblica.

La svolta.

WIRED, 17 Agosto 2010Ed ecco svelato il mistero! Il direttore di Wired USA Chris Anderson, pubblica a due decenni dalla nascita del WWW un articolo dal titolo sconcertante: Il web è morto!

Secondo Anderson, gli assassini sarebbero le app ed il mobile! Le app sono applicazioni intuitive per gli utenti e di facile monetizzazione per le aziende, ma sono anche delle strutture chiuse, come quelle dello store di Apple, che puntano a trasformare l’attuale visione di Internet. Inoltre il loro utilizzo è rivolto al settore mobile, proprio il settore che bigG e Verizon miravano a non proteggere! La guerra del web si è oramai spostata su queste piccole applicazioni che sfruttano la rete solo per far viaggiare dati, eliminando letteralmente l’utilizzo dei browser e quindi la possibilità di visitare il sito di Nonna Pina! In poche parole insomma se come dice Anderson, il WWW è destinato a morire, allora ciò che rimarrà saranno milioni di applicazioni per cellulari, smartphone, e palmari in un settore assolutamente non neutrale se venisse approvata la proposta di Google e Verizon.

Basti vedere i vari Store che nascono ogni giorno; ogni costruttore di cellulari e smartphone ha oramai il proprio Store, dove si possono scaricare migliaia di App per il proprio sistema operativo, da OS a Symbian, ed Android non è da meno!

Insomma ironia della sorte, nell’anno in cui Wired, Google, YouTube e altri grandi nomi si apprestano a sostenere Internet nella candidatura al nobel per la pace, viene premonizzata la morte del World Wide Web!

Come si sa le vie di Internet sono infinite, non ci resta allora che sperare di avere ancora a disposizione un bivio o una variante per cambiare la nostra destinazione, ed evitare che Internet diventi un semplice canale di comunicazione mediatica unidirezionale e monopolizzata come la tv ed altri mass media il cui solo scopo è infondere un unico pensiero.

Io penso che questo dipende da noi, dopotutto è sempre stata la gente a fare la fortuna di colossi come bigG, e la direzione da prendere quindi, non può che dipendere da quella stessa gente.

“Ognuno può provare a cambiare il mondo e non riuscirci, ma nessuno può riuscirci senza nemmeno provarci”

Francesco Pizzo

1 comment agosto 18th, 2010

IPhone, mini-guida alle applicazioni indispensabili! Vs. 2.0

Dopo il successo della nostra prima guida alle applicazioni indispensabili per iPhone, in assoluto uno degli articoli più letti del nostro blog, abbiamo deciso a distanza di più di un anno, di pubblicare una nuova guida, aggiornata secondo gli attuali sviluppi software e che sia compatibile anche con i nuovi dispositivi iPhone 3Gs!

Lo scopo di questa guida non è molto diverso da quello della precedente, nella quale esordivamo così:

Da quando l’iPhone 3G ha fatto la sua comparsa nel vecchio continente, si sono moltiplicate le accuse verso apple per le gravi assenze di funzionalità presenti nel melafonino. Questa mini-guida vuole essere di aiuto ai tanti utenti che hanno comprato un iPhone 3G e si sono visti mancare utilità come gli MMS, la Videocamera, un’applicazione di scambio file, bluetooth ed altro ancora.

Ebbene riconfermiamo il nostro scopo, comprendendo questa volta anche gli iPhone 3Gs e adattando la guida alle più recenti applicazioni delle quali è possibile usufruire.

Innanzitutto ricordiamo che il problema degli mms è stato risolto direttamente da Apple, mentre la possibilità di registrare video è stata introdotta solo nei 3Gs. In questa guida ci occuperemo  più in dettaglio di:

  • Sblocco e installazione di Cydia: Cydia è una applicazione simile all’Apple Store con la quale è possibile scaricare e installare migliaia di applicazioni che Apple non accetta nel suo store per le solite politiche di restrizione.
  • Software di registrazione video per i 3G: Installazione di una applicazione gratuita per la registrazione di video su iPhone 3G.
  • Utilizzo iPhone come Hard Disk esterno: Vedremo come installare ed utilizzare una applicazione che ci permette di sfruttare la memoria del nostro iPhone come un HD esterno, scambiando qualsiasi tipo di file col nostro pc o mac.
  • Scambio file, immagini, musica e video via Bluetooth: Infine vedremo una recentissima applicazione per lo scambio file via bluetooth, una delle restrizioni più contestate ad Apple che finalmente è stata sbloccata!

Bene, iniziamo subito con lo sblocco del nostro iPhone e l’installazione di cydia. Come prima cosa dobbiamo controllare la versione del nostro firmware, tramite impostazioni–>generale–>info–>versione; se avete una versione precedente alla 3.0.0 vi consiglio di aggiornare tramite iTunes! Una volta controllato il firmware (a titolo di esempio continueremo supponendo che abbiate il 3.1.2) bisogna scaricare l’applicazione che ci permetterà di eseguire lo sblocco e l’installazione di cydia. Trovate questa applicazione per windows e per mac a questo indirizzo (N.B. se possedete un firmware diverso dal 3.1.2 e non desiderate aggiornarlo, potrete comunque installare cydia utilizzando una di queste guide).

L’applicazione denominata Blackra1n è molto semplice da utilizzare. Innanzitutto spegniamo e riaccendiamo il nostro iPhone, poi colleghiamolo al pc/mac e aspettiamo che si avvii itunes, chiudiamo itunes e clicchiamo sull’icona di blackra1n. Si avvierà una procedura automatizzata che si concluderà con un riavvio del nostro iPhone.

Al termine di questa procedura avremo sul nostro iPhone un’icona come nell’immagine qui a fianco. Colleghiamoci via wifi e accediamo tramite iPhone a questa applicazione, nella quale comparirà la scritta “cydia” cliccando sulla quale verrà finalmente installato il nostro Cydia Store.

Nel caso non vi sia chiaro qualche passaggio potrebbe risultare utile il seguente video nel quale viene mostrato quanto detto finora:


Adesso che abbiamo installato il nostro cydia store avremo una vera e propria miniera di applicazioni di ogni tipo e spesso molto utili!!!

Passiamo adesso all’installazione di una applicazione gratuita che ci permetta di registrare video sul nostro iPhone 3G! L’applicazione in questione si chiama Cycorder, l’installazione è molto semplice: basterà aprire Cydia, andare nella sezione “search”, cercare il termine “Cycorder”, cliccare su install e si avvierà il download e l’installazione dell’applicazione!


Vediamo ora come è possibile utilizzare il nostro iPhone come un vero è proprio Hard Disk esterno per il nostro PC o Mac! Come oramai avrete capito, ogni funzionalità è collegata ad una nuova applicazione e quella da installare questa volta si chiama “iFile”, disponibile sia in versione gratuita che a pagamento. La versione a pagamento introduce altre funzionalità che per il momento non illustreremo. Scarichiamo iFile tramite Cydia utilizzando il tab Search; una volta installata, avviando l’applicazione ci ritroveremo una schermata del genere:

Tramite questa app potremo accedere a qualsiasi file o cartella presente sul nostro iPhone, persino le cartelle delle altre applicazioni o dell’iPhone OS!!! Ma come fare a trasferire file dal pc o mac? Per fare questo avremo bisogno di Safari, il browser di casa Apple! Una volta aperto safari, se il nostro pc/mac è connesso alla stessa rete wifi dell’iphone, basterà accedere sull’iphone alla seconda icona in basso del menù di iFile (l’icona col classico simbolo della rete wifi), mentre da Safari dovremo cliccare in alto a sinistra sulla scritta “bonjour” e selezionare il nostro iPhone!

In questo modo accederemo a tutte le cartelle senza nemmeno collegare il dispositivo via usb! Da qui potremo caricare nuovi file o scaricare sul pc/mac quelli che ci interessano!


Vediamo infine un’ottima (e anche unica) applicazione per iphone in grado di effettuare lo scambio file via bluetooth! L’applicazione in questione si chiama iBluenova ed è stata completamente sviluppata da un nostro connazionale, l’italiano Medevil!

iBluenova può essere scaricata da Cydia ed utilizzata gratuitamente per 7 giorni, al termine dei quali per continuare ad utilizzarla sarà necessario comprare una licenza al costo di 5.99$ (circa 3,99€). L’applicazione in questione, sebbene preveda futuri aggiornamenti per fissare piccoli problemi di compatibilità che ci sono stati, è davvero ben fatta, e consente lo scambio via bluetooth di qualsiasi file, immagine, video o brano musicale si desideri! La grafica inoltre è molto curata ed accattivante e la velocità di trasferimento è nettamente superiore a quella di molti dispositivi. Inoltre il periodo di prova di 7 giorni permette di rendersi conto delle interessanti funzionalità!

Chiudiamo questa guida con qualche screen shot di iBluenova e sperando che in futuro Apple fornisca ai suoi clienti l’accesso completo al dispositivo legalmente acquistato, senza tutte quelle restrizioni che certamente non fanno bene alla libertà degli utenti!

Francesco Pizzo

2 comments febbraio 16th, 2010

Google social network, maka-maka per ostacolare facebook!

facebook-and-google

Luogo: my home – Orario:  21:30 – Come succede oramai da troppe sere, avvio il mio pc dopo una lunga e stressante giornata e come prima azione, a volte anche prima della fatidica musichetta del sistema operativo, faccio doppio click sull’icona del browser e mi collego a facebook, con la scusa oramai collaudata da sempre più utenti, di “dare un’occhiata” a quello che succede, anche se poi la durata dell’occhiata potrebbe non avere un limite superiore, a scapito delle ore di sonno oramai ridotte al minimo!

Ed ecco la sorpresa che forse sotto sotto avrei dovuto aspettarmi, nuove modifiche alla grafica! Wow era da tanto che volevo una nuova grafica, quella che c’era fino a ieri aveva oramai alle spalle un lavoro di quasi un mese!!! Si perché gli addetti alla grafica di facebook oramai ci hanno abituato a cambiamenti continui, suscitando il disorientamento degli utenti. Purtroppo però questo non è l’unico fattore a generare sempre più malcontento tra gli utenti, ci sono problemi ben più fastidiosi, quali il mai perfetto funzionamento della chat e i continui crash del sito che a volte rimane inaccessibile anche per ore! Gli utenti da parte loro per farsi ascoltare condividono una infinità di link che riassumono quanto su detto.

Mentre leggevo alcuni di questi link, un pensiero mi ha sfiorato, possibile che gli admin o lo stesso Mark Zuckerberg non cerchino di provvedere in modo veloce ed efficace a questi problemi? Certo direte voi, possono anche prendersela comoda, oramai facebook non è un social network ma è IL social network, e con più iscritti che nuovi nascituri si può permettere di fare ciò che vuole! Niente di più sbagliato, e facebook stesso (così come google, yahoo, bing e tante realtà affermate) è la prova vivente, concreta direi,  che ciò non è vero, né ammissibile in un mondo dove si vedeno sempre più spesso aziende nate come start-up diventare le nuove potenze del mondo web!

Da qui allora il pensiero si trasforma in, “cosa succederebbe se una grossa realtà come Google, come per altro sua abitudine, si affacciasse su di un nuovo mercato e ne diventasse la padrona assoluta?”

La cosa non sarebbe per niente di poco conto, anche perché google ha le risorse, gli strumenti e la forza necessaria per compiere un impresa del genere! Pensandoci bene le due realtà non sono neanche poi così distanti, fb vive grazie agli introiti ricavati dalle pubblicità, un settore nel quale google è leader assoluta! Inoltre dopo il boom iniziale, i link più popolari su fb non sono altro che video provenienti da youtube che è a sua volta di proprietà google! Allora rifacciamoci la nostra domanda, cosa succederebbe se google entrasse nel mondo dei social network?

Partiamo dalla fase di registrazione, la quale sicuramente avverrebbe tramite un account google già registrato, lo stesso account col quale si può accedere alla mail di Gmail e col quale si possono caricare video su youtube! Una bella comodità in quanto già all’atto di iscrizione si potrebbe automaticamente controllare chi tra i nostri contatti email è iscritto al social network. Per quanto riguarda la chat, proprio per gmail fu sviluppata una webchat che potrebbe tranquillamente essere integrata anche qui! Inoltre potrebbe avere l’esclusiva per il tasto “condividi” dei video su youtube, e magari si potrebbe aggiungere una barra laterale con le notizie di google news! Da quando poi l’azienda è entrata nel campo della telefonia e del voip non mancherebbero le applicazioni per cellulari android o le webapp per l’iphone della mela!

Per quanto riguarda la pubblicità, non c’è bisogno di dire molto, la mole di dati in possesso dell’azienda è tale da poter realizzare una pubblicità mirata alle esigenze di ogni singolo utente nel modo più efficace possibile!

Insomma le potenzialità di un social network targato Big G sono inimmaginabili e porterebbero l’azienda di Mountain View ad un controllo quasi totale del web, il che in verità fa anche molto paura! Così facendo delle ricerche ho letto che l’idea di un social network si manifestò già nel 2007 tramite rumors riguardanti il rilascio di OpenSocial, un pacchetto di API rilasciato dalla stessa Big G, per la realizzazione di applicazioni destinate a reti sociali. Il nome di questo fantomatico progetto sarebbe maka maka ma per ora, sfortunatamente o fortunatamente, va preso  solo come rumor e quindi bisognerà aspettare l’evolvere della situazione.

Francesco Pizzo

1 comment febbraio 5th, 2010

Facebook, "Diamo i numeri!"

facebook_070808_ms

A soli 5 anni dalla fondazione del noto social network che ha fatto tanto discutere di se, facebook può vantare oggi più di 200.000.000 di utenti attivi! Come confermato anche da Alberto Forni in un recente articolo pubblicato su WIRED, gli utenti attivi sono più o meno l’intera popolazione di Italia, Francia e Germania insieme, compresi i bambini! La crescita di iscrizioni è spaventosamente alta, fino a raggiungere l’attuale ritmo di circa 41.666 nuovi iscritti all’ora, in confronto agli appena 15.120 neonati che vengono alla luce in tutto il mondo!

Ma qual è il segreto di tanto successo? Pensate che ogni mese vengono pubblicati da questa mega nazione del web circa 850.000.000 di immagini delle quali 27 miliardi di Kb sono foto imbarazzanti di gente ubriaca. Questo nonostante le numerose polemiche riguardanti la violazione della privacy. A tal proposito va citato l’episodio di qualche tempo fa, quando due studenti del MIT riuscirono a scaricare ben 70.000 profili, semplicemente utilizzando uno shell script automatico.

Sempre secondo WIRED, il famoso social network viene utilizzato “quotidianamente” per ben 3 Miliardi di minuti, pari a circa 5700 Anni!!! In un anno quindi diventano più di 2 Milioni di anni spesi a commentare frasi spesso insensate e sfogliare foto di amici a volta sconosciuti!!!

Ma riesce veramente nel suo scopo di far socializzare? Cameron Marlow, famoso sociologo, ha pubblicato interessanti dati in un articolo di The Economist, differenziati anche per sesso e per numero di commenti postati ogni giorno.

Inoltre la presenza di un adeguato sistema di ricerca, permette non solo di effettuare nuove conoscenze, ma anche di riscoprirne di vecchie e mai abbandonate nella propria mente.

Nonostante però le numerose difficoltà che possono sorgere e il problema della violazione di privacy, il quale,  spesso crea paure alimentate da giornali e tg che non sempre sanno di cosa stiano in realtà parlando, facebook si è rivelato un ottimo strumento sociale, da non paragonare ad altri strumenti come ad esempio Second Life, del quale abbiamo già discusso in un articolo tempo fa.

Francesco Pizzo

4 comments maggio 9th, 2009

IPhone, mini-guida alle applicazioni indispensabili!

main_overview20080609

ATTENZIONE! E’ stata aggiunta una guida più aggiornata a questo indirizzo!

Da quando l’ iPhone 3G ha fatto la sua comparsa nel vecchio continente si sono moltiplicate le accuse verso apple per le gravi assenze di funzionalità presenti nel melafonino. Questa mini-guida vuole essere di aiuto ai tanti utenti che hanno comprato un iPhone 3G e si sono visti mancare utilità come gli MMS, la Videocamera, un’applicazione di scambio file, bluetooth ed altro ancora.
In realtà questo gioiellino di apple ha tutte le caratteristiche hardware per le funzionalità sopra citate, anzi, probabilmente si tratta del miglior hardware per cellulari, presente sul mercato (in termini di rapporto qualità/prezzo).
Il vero problema sono però le grosse restrizioni software alle quali l’azienda della mela ha sempre abituato i suoi clienti.
Restrizioni tuttavia sempre aggirate dagli utenti con grande facilità.
Il primo problema che vogliamo affrontare è installare “Cydia” ed “Installer” sul nostro iphone. Queste due applicazioni sono indispensabili per il proseguo della guida, esse infatti sono il duale dell’AppStore, con la differenza che permettono anche l’installazione dei cosiddetti software di terze parti, cioè software realizzati da aziende esterne ad Apple.
Per installare queste applicazioni dovremo scaricare un programma, disponibile sia per pc che per mac, chiamato quickpwn e disponibile a questo indirizzo. Se avete problemi nell’installazione sarà utilissimo gurdare questo video:
Una volta installato cydia, potrete accedere ad innumerevoli applicazioni gratuite e non, allo stesso modo di come facevate con AppStore.
cydia1

icon10Passiamo adesso ad installare un’applicazione che ci permetta di registrare video col nostro iPhone. L’applicazione in questione si chiama “cycorder” e potrete installarla semplicemente avviando  cydia, lo troverete accedendo alla sezione  featured packages.

swirlymms_icon1La prossima applicazione da installare si chiama SwirlyMMS, così come con cycorder, anche questa va installata da cydia, accedendo sempre alla sezione featured packages. Questa applicazione permette la completa gestione (invio e ricezione) di MMS. E’ possibile inoltre salvare comodamente i contenuti ricevuti, sul proprio iPhone.

settaggi che bisogna inserire nelle impostazioni di SwirlyMMS per inviare e ricevere gli MMS sono:

Se siete utenti TIM:

MMSC: mms.tim.it/servlets/mms:80
Proxy: 213.230.130.89
APN: mms.tim.it

Se siete utenti Vodafone:

MMSC: mms.vodafone.it/servlets/mms:80
Proxy: 010.128.224.010
APN: mms.vodafone.it

Se siete utenti Wind:

MMSC: mms.wind.it:9201
Proxy: 212.245.244.11

APN: mms.wind
Unico avviso, il programma è gratuito per 15 giorni, ma potrà essere comprato al costo di 8$ cioè circa 5€.

Discover

Il programma di cui parleremo adesso invece (discover), è un programma gratuito che potrete trovare addirittura in AppStore :)
L’applicazione in questione permette il trasferimento di diversi tipi di file tra pc/mac ed iPhone, tramite connessione wireless, salvandoli sul nostro iphone per poterli consultare anche quando non si è connessi ad internet. Potrete inoltre creare cartelle o eliminare file già esistenti.
discover-1

I formati dei file che possono essere trasferiti tramite questo programma sono:

Microsoft Office (Word, Excel, and PowerPoint),  pagine Web PDF HTML RTF (Rich Text Format) RTFD , Unicode support Source code (C/C++, Objective C/C++, C#, Java, Javascript, XML, shell scripts, Perl, Ruby, Python, etc.), file video (H.264, MPEG-4, 3GPP, etc.) Audio (MP3 VBR, AAC, Audible, Apple Lossless, AIFF, WAV, CAF, etc.) Immagini (standard iPhone formats: GIF, PNG, JPG, TIFF, etc.).

Per gli utenti windows è necessario installare anche una applicazione (disponibile gratuitamente quì) su pc che permetta di inviare i file all’iPhone (per gli utenti Mac invece basta utilizzare safari).

Il funzionamento di questo programma è molto semplice, una volta avviata l’applicazione discover presente su iPhone, essa mostrerà un indirizzo simile a questo: “http://192.168.1.2:8888″, l’unica cosa da fare è scrivere quell’indirizzo nella barra degli indirizzi di discover (quello installato su pc) ed automaticamente sarete connessi al vostro iPhone per aggiungere o eliminare tutti i file e le cartelle che desiderate!


Scenari per il futuro

Facciamo adesso il punto della situazione, abbiamo risolto i maggiori problemi di cui era afflitto il nostro melafonino:

1) Possediamo due applicazioni che ci permettono di installare un’infinità di programmi di terze parti.

2) Possiamo finalmente sfruttare al meglio la videocamera effettuando anche video!

3) Siamo in grado di inviare e ricevere MMS da qualsiasi operatore telefonico.

4) Possiamo adesso sfruttare al meglio gli 8/16 GB di memoria del nostro iPhone memorizzando file e cartelle di ogni genere.

Cosa manca? Bè anche se il salto di qualità è enorme, qualche altra utility non guasterebbe, una tra tutti, la possibilità di trasferire file tramite bluetooth. Bene, anche a questo ci sarà rimedio :)  E’ infatti in corso lo sviluppo di un progetto tutto italiano, denominato iBluetooth, il quale metterà a disposizione tutte le funzionalità di scambio file bluetooth (OBEX). L’applicazione, a detta dello sviluppatore, dovrebbe essere disponibile tramite cydia, entro fine anno al costo di 2/3€.

Per qualsiasi ulteriore dubbio lasciate pure un commento :)

Francesco Pizzo

12 comments dicembre 18th, 2008

G-Speak, il no-touch screen che surclassa Microsoft Surface

minority-report-01

Ricordate il nostro articolo sul fantastico sistema touch screen realizzato da Microsoft?

Bene, la nuova interfaccia messa a punto dalle Oblong Industries della California vi farà letteralmente rabbrividire.

La caratteristica principale di questa nuova tecnologia multi-touch sta nella mancanza del touch! Mi spiego meglio: è un pò come il passaggio da mouse ottico con filo a mouse ottico wireless, potete benissimo appoggiare il vostro mouse senza fili sul muro o su una qualsiasi superficie ed avrete lo stesso effetto; il sistema g-speak non prevede uno schermo touch sul quale spostare documenti, foto e file vari utilizzando semplicemente le mani, ma prevede la possibilità di farlo tramite gesti, letteralmente “in aria”, utilizzando appositi guanti rivestiti di sensori che rilevano movimenti ed aumenti di pressione.

Un approccio futuristico che ricorda Tom Cruise in Minority Report; non a caso John Underkoffler scienziato capo delle Oblong Industries è stato anche consulente tecnico del film in questione.

La cosa che maggiormente stupisce però, non è tanto l’approccio futuristico alle nuove tecnologie al quale in questi anni molte aziende ci hanno abituato, ma il fatto che questo progetto non è affatto un’alfa o una beta version, ma è già disponibile ad un prezzo calcolato su misura a chi ne fa richiesta. Inutile elencare poi le innumerevoli applicazioni che derivano da questa tecnologia.

Ma vediamo con un video messo a disposizione dalle Oblong Industries ciò che nemmeno mille parole direbbero:

video

Francesco Pizzo

Add comment novembre 17th, 2008

Gmail or G-mail? This is the question…

“ Vista la somiglianza visuale, fonetica e generale con il servizio postale tedesco G-Mail, il marchio Gmail by Google non può essere protetto dalle leggi europee sui marchi”: questa è, in breve, la sentenza dell’ Ufficio per l’armonizzazione del mercato interno dell’ Europa per effetto della quale Google potrebbe perdere definitivamente il marchio Gmail ed essere costretta a rinominare il brand per continuare ad offrire i propri servizi email in tutto il territorio europeo.

In realtà, Google era già stato interdetta da un tribunale tedesco dall’usare il marchio Gmail in Germania in vitrù del fatto che un imprenditore, Daniel Giersch, nel 2000 (quattro anni prima della nascita di Gmail by Google) aveva già creato un servizio di posta elettronica molto simile registrato regolarmente con il marchio G-Mail. L’ “Alta Corte Regionale Anseatica” , infatti, aveva costretto Google ad utilizzare nel territorio tedesco un marchio diverso per il servizio offerto: GoogleMail.

Ora, però, l’Unione Europea ha decretato una nuova sentenza secondo la quale Google rischia di perdere il diritto d’uso del marchio Gmail in tutta Europa, in quanto troppo simile a quello dell’imprenditore tedesco (ciò che li differenzia è solo un trattino).

La sentenza non è definitiva: la decisione, infatti, potrebbe ancora essere impugnata dall’azienda di MountainView. Le numerose sconfitte giuriche subite da Google in merito al nome del proprio servizio postale (basti ricordare che anche in Gran Bretagna il colosso ha dovuto rinunciare al marchio originale a causa di un contenzioso con l’ “Indipendent Investment Research” e che, invece, in Italia il sito Gmail.it appartiene ad un’azienda nazionale che offre anch’essa un servizio di posta elettronica) potrebbero indurre l’azienda a rinunciare per sempre al marchio Gmail: in questo caso, gli utenti europei attuali conserverebbero gli account già attivi e i nuovi utenti si troverebbero a dover usare il dominio @googlemail.com.

Luigi di Grazia

Add comment marzo 23rd, 2008

Yahoo Vs Google – Sfida a colpi di video

Il colosso di Sunnyvale, proprietario del già famosissimo portale di foto da 20 milioni di utenti, flickr, ha deciso di sfidare big G su uno dei terreni più consolidati del motore di ricerca di Mountain View, il video-sharing.
Sono già alcuni giorni, infatti, che tra i media statunitensi girano voci di un possibile rilascio da parte di Yahoo, di una beta version per una piattaforma dedicata alla condivisione di video. Yahoo vorrebbe estendere la propria presenza anche nel campo video e sottrarre utenti a Google, la quale però non è certa ferma a guardare, anzi, come ci ha spesso abituati, le novità sono sempre nell’aria. Si annuncia infatti che a breve sarà possibile visualizzare i video di YouTube anche in tv, oltre alla nascita di un nuovo servizio dedicato agli utenti, per la creazione di siti web e blog personali, che permetterebbe facilmente di aggiungere video dal vasto archivio presente.
Yahoo però non si arrende e prosegue la sfida sul più redditizio dei mercati di Google: il web-advertising, la pubblicità in rete!
La mossa offensiva è stata l’acquisto di Maven Networks, un’azienda che ha sviluppato un sistema che consente di sovrapporre pubblicità sui video, una tecnologia che fa gola persino a big G.
Nonostante però, la grande voglia di ribaltare le posizioni, Yahoo deve affrontare la realtà, cercare di contrastare l’offerta vincolante di Microsoft da ben 42 miliardi di dollari e riportare il buon umore in casa dopo il licenziamento di ben 1000 dipendenti a fine 2007.
Francesco Pizzo

Add comment marzo 19th, 2008

Accessibilità: ActionScript salverà Flash?

La guerra che da qualche anno Macromedia sta combattento per evitare che sempre più sviluppatori si allontanino da Flash, non si appresta a scemare. Motivo della migrazione verso altre applicazioni o addirittura verso un cambio di rotta nelle abitudini di sviluppo è la sempre maggiore richiesta di standard dichiarati “accessibili” dal w3c.
Spesso, però, le paure di dover effettuare un re-styling completo del proprio progetto sono in parte ingiustificate. Le novità e i successi di Macromedia nel campo dell’accessibilità sono infatti molti, tra i quali il più importante è sicuramente l’aggiunta di ActionScript! Si tratta di un linguaggio interno di Scripting basato su ECMAScript, tramite il quale è possibile aggiungere informazioni accessibili nelle proprie pagine web, che saranno in grado di interagire con strumenti quali Screen Readers (software in grado di analizzare ed interpretare immagini e video, rendendole accessibili anche a persone portatrici di handicap fisici).
Tra gli ulteriori ausili che Macromedia fornisce agli sviluppatori, troviamo, inoltre, un “Accessible Resource Center”, il quale fornisce esempi e tutorial che mostrano lo sviluppo completo di oggetti accessibili.
Per quanto riguarda, invece, la descrizione completa di un video o di un file audio, senza doverlo necessariamente modificare, una soluzione potrebbe essere l’utilizzo di un file xml opportunamente allegato.
Certo, il lavoro dello sviluppatore non è del tutto semplice, ma necessario in vista della tendenza che il w3c sta assumendo nei confronti di questa problematica. Bisogna aspettarsi, inoltre, continue novità in casa Macromedia, la quale non credo voglia rinunciare a quella buona fetta di mercato che offre lo sviluppo interattivo del web tramite l’utilizzo di Flash, anche se la tecnologia Ajax sta mettendo a dura prova la sua esistenza.
In attesa di novità però, non si può certo dire che la soluzione “Flash” sia la migliore attualmente disponibile per lo sviluppo di siti multimediali…
Francesco Pizzo

marzo 11th, 2008

Il fenomeno Second Life, reale o virtuale?

E’ impossibile poter parlare di web 2.0 senza dover citare il fenomeno, oramai dilagante in quasi tutto il mondo occidentalizzato, di Second Life!
Second Life come molti sapranno è una realtà virtuale tridimensionale, sviluppata dai “Linden Lab” alla quale chiunque collegato alla rete può accedere.
Così come induce a far pensare il nome, second life da la possibilità ad ogni utente di crearsi una seconda vita virtuale, tramite una propria trasposizione fisica (gli Avatar) e poter interagire con gli utenti di tutto il mondo. Second Life è un mondo virtuale ma non troppo, infatti i dollari simbolici che vengono utilizzati (Linden Dollar) hanno di virtuale ben poco, detengono infatti un proprio cambio di moneta rispetto al dollaro americano e possono fruttare ingenti guadagni come nella vita reale. Sono infatti già molte le multinazionali, gli stilisti (un esempio è Giorgio Armani che ha aperto uno store in Second Life) o addirittura i politici (Obama negli USA ma anche Antonio Di Pietro in casa nostra) che hanno fatto di questa “seconda possibilità di vita” una “seconda possibilità di guadagni”!
Tale fenomeno però accende spesso caldi dibattiti, ci sono state infatti numerose critiche da parte di psicologi che ritengono molto pericoloso l’effetto che SL sta avendo sulla società mondiale, in particolare tutto ciò potrebbe paradossalmente portare ad una crisi nella comunicazione reale che sfocerebbe nell’alienazione individuale.
In contrapposizione a tali critiche vi è però l’effetto che si sta registrando nel mondo scolastico ed accademico; diverse università, istituti linguistici e scuole hanno saputo fare di questo “nuovo mondo” il luogo ideale presso il quale trasferire tutte le attività che normalemte venivano effettuate in sede.
Rimane quindi un dubbio atroce, cosa accadrà in futuro? Saremo tutti chiusi in mini-appartamenti, collegati alla rete in stile “Matrix” nella quale poter svolgere tutte le attività della nostra vita? E se ciò accadesse, nascerebbero guerre ed infelicità anche in Second Life? Ci sarà un futuro Morpheus a liberarci da tale schiavitù?
Personalmente non so cosa accadrà, ma una vita con tutti i suoi problemi per me basta e avanza!
Francesco Pizzo

2 comments marzo 8th, 2008


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