Grande Fratello Vs. 2.0

Gran Bretagna – Dopo l’emanazione della RIPA, la famosa legge britannica grazie alle quale le forze dell’ordine di sua maestà sono in grado di ottenere chiavi e codici di documenti criptati, in modo del tutto indipendente dalla volontà dei propri “concittadini” (pena la galera), oggi la BBC annuncia l’invenzione di una speciale videocamera, in stile James Bond, in grado di scrutare, attraverso vestiti e borse, fino ad una profondità di 25 metri, alla ricerca di droga, armi ed esplosivi.
La speciale videocamera, fornita di tecnologia “terahertz”, conosciuta anche come T-ray (raggi T), potrebbe essere installata in aereoporti, stazioni e spazi pubblici.
Come annucia il creatore, non dovrebbero esserci pericoli relativi all’assorbimento di tale raggi da parte degli esseri umani; egli, infatti, definisce la videocamera come un oggetto passivo in grado soltanto di ricevere segnali ed analizzarli.
Ma chi assicura i cittadini britannici (e probabilmente a breve anche quelli del resto del mondo) che questi dispositivi verranno usati solo per gestire la “sicurezza pubblica”? Come potranno essere sicuri che aziende senza scrupoli non approfittino di tali dispositivi per monitorare i propri clienti e registrare dati personali e abitudini? Potrebbe essere possibile ad esempio, tramite l’utilizzo di software sviluppati ad-hoc, che la camera T-ray riconosca modelli di cellulari, i-pod, lettori mp3 ed altre tecnologie utilizzate da chi è stato ignaramente ripreso.
Sembra, quindi, che l’era del grande fratello versione 2.0 sia sempre più vicina ma chi ci rimette maggiormente sono come al solito i cittadini comuni, i cosiddetti consumatori, trattati oramai come semplici record di database o peggio, come esseri “digitali”, privati dei propri diritti a causa dell’abuso di leggi e strumenti sofisticati che mirano sempre più a distruggere le basilari regole del rispetto della privacy e la dignità delle persone.
Francesco Pizzo

Add comment marzo 10th, 2008

Un portatile per ogni bambino nel mondo!


E’ questa l’iniziativa lanciata da Nicholas Negroponte (fondatore dei noti Mit MediaLab di Boston) e presentata a Firenze presso “Palazzo Vecch
io”.

L’obiettivo principale di ‘One Laptop Per Child’ OLPC (questo il nome ufficiale dell’iniziativa), è di donare un mini portatile ad ogni bambino del mondo.
L’idea non è da sottovalutare poichè non stiamo parlando di un semplice portatile che i genitori possono comprare ai più piccini sostituendo la famigerata PlayStation o l’X-Box di Microsoft, bensì di un’iniziativa mirata ai paesi meno sviluppati in modo da alfabetizzare quei tanti villaggi dell’Africa o dell’ Asia, ad esempio, con libri elettronici e programmi di alfabetizzazione. Ma come potrà Negroponte sostenere tale sfida, vi starete chiedendo, se molti di questi villaggi non sono coperti energeticamente?
La risposta è semplice visto che questi particolari laptop sono sviluppati in modo del tutto particolare e presentano una
manovella in grado di fornire alimentazione, oltre ad uno scheletro appositamente rafforzato, perfettamente adatto agli imprevisti che possono verificarsi se utilizzato da un bambino.
A rendere l’iniziativa ancora più interessante è l’accoppiata col programma ‘Give 1 Get 1′, recentemente lanciato negli Stati Uniti. Tale programma prevede che all’acquisto di ogni laptop, ad un prezzo di circa 300€, vi sia la possibilità di poterne destinare un’altro ad un bambino in Africa, Asia o Sud America. Nascerebbe così, oltre ad una possibilità di sviluppo, anche uno scambio interculturale tra bambini.
Francesco Pizzo

1 comment marzo 8th, 2008

8 Marzo: Le donne e la rete

In occasione dell’8 Marzo e quindi della festa delle donne, sono molti i post, le manifestazioni e i video che rivendicano i diritti delle donne nel mondo. Il nostro post ha l’obiettivo invece, di mettere in risalto il rapporto tra donne e tecnologia e di sfatare alcuni miti, che vedono le donne dedicarsi al mondo dell’informatica in modo passivo.
Partiamo subito con esempi concreti: il numero di donne che negli ultimi 20 anni si sono iscritte a facoltà di tipo ingegneristico sono aumentate del 200%, come rivela padovadonne; questo numero sembra continuare a crescere in modo esponenziale. Certo le facoltà universitarie preferite dalle donne continuano ad essere lettere e psicologia ma nei prossimi anni questo divario sembra destinato a diminuire.
Passiamo invece adesso ad analizzare un caso reale. Con la rapida crescita delle tecnologie web, lo sviluppo di ajax e il passaggio al web 2.0, il numero di donne che creano siti web e blog dedicati al mondo delle nuove tecnologie è nettamente aumentato. Citiamo quindi un caso concreto, di una ragazza di Torino, che negli ultimi mesi si è guadagnata le prime pagine di youtube e di siti web dedicati all’informazione tecnologica: si tratta di VideoMarta, un blog in perfetto stile 2.0 curato da Marta appunto, una ragazza diciottenne che ha deciso di diffondere, tramite l’aiuto di associazioni e lug vari, video che trattano in modo chiaro argomenti come l’opensource o la sicurezza in rete.
Questo rende meglio l’idea di come la società e in particolare il sesso femminile stia cambiando atteggiamento nei confronti di argomenti che in passato si ritenevano riservati ai soli uomini.
Quindi chiudiamo questo post facendo i migliori auguri a Marta, a tutte coloro che si adopereranno per diffondere informazioni tecnologiche e naturalmente a tutte le donne in generale, mostrandovi uno dei tanti video di Marta che potrete trovare su videomarta.com o su youtube Italia.
Francesco Pizzo

Add comment marzo 8th, 2008

Il fenomeno Second Life, reale o virtuale?

E’ impossibile poter parlare di web 2.0 senza dover citare il fenomeno, oramai dilagante in quasi tutto il mondo occidentalizzato, di Second Life!
Second Life come molti sapranno è una realtà virtuale tridimensionale, sviluppata dai “Linden Lab” alla quale chiunque collegato alla rete può accedere.
Così come induce a far pensare il nome, second life da la possibilità ad ogni utente di crearsi una seconda vita virtuale, tramite una propria trasposizione fisica (gli Avatar) e poter interagire con gli utenti di tutto il mondo. Second Life è un mondo virtuale ma non troppo, infatti i dollari simbolici che vengono utilizzati (Linden Dollar) hanno di virtuale ben poco, detengono infatti un proprio cambio di moneta rispetto al dollaro americano e possono fruttare ingenti guadagni come nella vita reale. Sono infatti già molte le multinazionali, gli stilisti (un esempio è Giorgio Armani che ha aperto uno store in Second Life) o addirittura i politici (Obama negli USA ma anche Antonio Di Pietro in casa nostra) che hanno fatto di questa “seconda possibilità di vita” una “seconda possibilità di guadagni”!
Tale fenomeno però accende spesso caldi dibattiti, ci sono state infatti numerose critiche da parte di psicologi che ritengono molto pericoloso l’effetto che SL sta avendo sulla società mondiale, in particolare tutto ciò potrebbe paradossalmente portare ad una crisi nella comunicazione reale che sfocerebbe nell’alienazione individuale.
In contrapposizione a tali critiche vi è però l’effetto che si sta registrando nel mondo scolastico ed accademico; diverse università, istituti linguistici e scuole hanno saputo fare di questo “nuovo mondo” il luogo ideale presso il quale trasferire tutte le attività che normalemte venivano effettuate in sede.
Rimane quindi un dubbio atroce, cosa accadrà in futuro? Saremo tutti chiusi in mini-appartamenti, collegati alla rete in stile “Matrix” nella quale poter svolgere tutte le attività della nostra vita? E se ciò accadesse, nascerebbero guerre ed infelicità anche in Second Life? Ci sarà un futuro Morpheus a liberarci da tale schiavitù?
Personalmente non so cosa accadrà, ma una vita con tutti i suoi problemi per me basta e avanza!
Francesco Pizzo

2 comments marzo 8th, 2008

Microsoft Surface e le Touch-balls

Mary Jo Foley colpisce ancora!

Dopo le diverse indiscrezioni trapelate in rete riguardanti il futuro della tecnologia “Surface” di big M, è il blog di Mary Jo Foley a pubblicare notizie sul possibile adattamento di tale tecnologia ad oggetti di forma sferica che fanno pensare a future cartomanti tecnologiche che scrutano il destino degli automobilisti attraverso una sfera surface con google maps prontamente installate!
Scherzi a parte, l’idea è affascinante anche se gli utilizzi pratici sembrano limitati rispetto al semplice tavolo a cui Microsoft ci aveva abituato negli eventi dimostrazione, mentre si fa strada l’idea di un utilizzo maggiormente riservato all’ambiente pubblicitario.
Chissà se a Redmond sapranno già quale futuro gli spetta… magari guardando in una sfera di cristallo… o come dice Punto Informatico, Microsoft Surface è una palla!

Francesco Pizzo

1 comment marzo 7th, 2008

Nasce myNetSfera.org

Dopo tanti ripensemanti, idee, prove e test di ogni sorta, finalmente mi sono deciso ad aprire un blog personale e non solo… !!
Questo blog nasce dalla volontà di poter in qualche modo condividere con tutti notizie, approfondimenti e test riguardanti argomenti prettamente relativi al mondo della computer science e dell’ingegneria informatica in generale.
Cosa c’è di meglio allora, per iniziare questa nuova esperienza, che non introdurre subito un argomento bello caldo?
Iniziamo allora!!!!

2 comments marzo 7th, 2008


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