Google social network, maka-maka per ostacolare facebook!

facebook-and-google

Luogo: my home – Orario:  21:30 – Come succede oramai da troppe sere, avvio il mio pc dopo una lunga e stressante giornata e come prima azione, a volte anche prima della fatidica musichetta del sistema operativo, faccio doppio click sull’icona del browser e mi collego a facebook, con la scusa oramai collaudata da sempre più utenti, di “dare un’occhiata” a quello che succede, anche se poi la durata dell’occhiata potrebbe non avere un limite superiore, a scapito delle ore di sonno oramai ridotte al minimo!

Ed ecco la sorpresa che forse sotto sotto avrei dovuto aspettarmi, nuove modifiche alla grafica! Wow era da tanto che volevo una nuova grafica, quella che c’era fino a ieri aveva oramai alle spalle un lavoro di quasi un mese!!! Si perché gli addetti alla grafica di facebook oramai ci hanno abituato a cambiamenti continui, suscitando il disorientamento degli utenti. Purtroppo però questo non è l’unico fattore a generare sempre più malcontento tra gli utenti, ci sono problemi ben più fastidiosi, quali il mai perfetto funzionamento della chat e i continui crash del sito che a volte rimane inaccessibile anche per ore! Gli utenti da parte loro per farsi ascoltare condividono una infinità di link che riassumono quanto su detto.

Mentre leggevo alcuni di questi link, un pensiero mi ha sfiorato, possibile che gli admin o lo stesso Mark Zuckerberg non cerchino di provvedere in modo veloce ed efficace a questi problemi? Certo direte voi, possono anche prendersela comoda, oramai facebook non è un social network ma è IL social network, e con più iscritti che nuovi nascituri si può permettere di fare ciò che vuole! Niente di più sbagliato, e facebook stesso (così come google, yahoo, bing e tante realtà affermate) è la prova vivente, concreta direi,  che ciò non è vero, né ammissibile in un mondo dove si vedeno sempre più spesso aziende nate come start-up diventare le nuove potenze del mondo web!

Da qui allora il pensiero si trasforma in, “cosa succederebbe se una grossa realtà come Google, come per altro sua abitudine, si affacciasse su di un nuovo mercato e ne diventasse la padrona assoluta?”

La cosa non sarebbe per niente di poco conto, anche perché google ha le risorse, gli strumenti e la forza necessaria per compiere un impresa del genere! Pensandoci bene le due realtà non sono neanche poi così distanti, fb vive grazie agli introiti ricavati dalle pubblicità, un settore nel quale google è leader assoluta! Inoltre dopo il boom iniziale, i link più popolari su fb non sono altro che video provenienti da youtube che è a sua volta di proprietà google! Allora rifacciamoci la nostra domanda, cosa succederebbe se google entrasse nel mondo dei social network?

Partiamo dalla fase di registrazione, la quale sicuramente avverrebbe tramite un account google già registrato, lo stesso account col quale si può accedere alla mail di Gmail e col quale si possono caricare video su youtube! Una bella comodità in quanto già all’atto di iscrizione si potrebbe automaticamente controllare chi tra i nostri contatti email è iscritto al social network. Per quanto riguarda la chat, proprio per gmail fu sviluppata una webchat che potrebbe tranquillamente essere integrata anche qui! Inoltre potrebbe avere l’esclusiva per il tasto “condividi” dei video su youtube, e magari si potrebbe aggiungere una barra laterale con le notizie di google news! Da quando poi l’azienda è entrata nel campo della telefonia e del voip non mancherebbero le applicazioni per cellulari android o le webapp per l’iphone della mela!

Per quanto riguarda la pubblicità, non c’è bisogno di dire molto, la mole di dati in possesso dell’azienda è tale da poter realizzare una pubblicità mirata alle esigenze di ogni singolo utente nel modo più efficace possibile!

Insomma le potenzialità di un social network targato Big G sono inimmaginabili e porterebbero l’azienda di Mountain View ad un controllo quasi totale del web, il che in verità fa anche molto paura! Così facendo delle ricerche ho letto che l’idea di un social network si manifestò già nel 2007 tramite rumors riguardanti il rilascio di OpenSocial, un pacchetto di API rilasciato dalla stessa Big G, per la realizzazione di applicazioni destinate a reti sociali. Il nome di questo fantomatico progetto sarebbe maka maka ma per ora, sfortunatamente o fortunatamente, va preso  solo come rumor e quindi bisognerà aspettare l’evolvere della situazione.

Francesco Pizzo

1 comment febbraio 5th, 2010

MyNetSfera.org augura a tutti un felice 2010!

capodanno_2010

Add comment gennaio 1st, 2010

"WiFi Direct": Nuova tecnologia per nuove esigenze!

La nuova tecnologia che ambisce a sostituire definitivamente il bluetooth!

wifi direct

Austin, Texas, October 14, 2009 - La Wifi Alliance ha annunciato il completamento di nuove specifiche per l’utilizzo dei dispositivi wifi, che permetteranno un loro uso sempre più semplice e conveniente e che potranno in breve tempo sostituire gli standard Bloutooth!

Infatti con le nuove specifiche, tali dispositivi saranno in grado di effettuare collegamenti p2p (peer to peer) tra loro, così come avviene per i dispositivi Bluetooth, senza necessità di essere collegati presso la stessa rete wireless.

Il vantaggio è la possibilità di scambiare e condividere file, come tra cellulari e smartphone ad esempio, nel raggio di 90 metri dal dispositivo e a una velocità inimmaginabile per gli standard Bluetooth! Ma non è tutto, un altro aspetto molto importante è infatti la possibilità di migrare a questa nuova tecnologia semplicemente aggiornando il firmware del nostro dispositivo, sia esso un cellulare, uno smartphone o qualsiasi altro hardware! Infatti le nuove specifiche sono retroattive, non prevedono quindi nessuna sostituzione o adattamento dei componenti.

La wifi Alliance prevede di rilasciare il nuovo standard verso metà 2010 dopo aver effettuato una lunga serie di test in fatto di vulnerabilità. Probabilmente gli effetti sul mercato saranno più che positivi in quanto tra i fautori del wifi Direct vi sono nomi come Intel, Cisco e addirittura Apple notoriamente contraria a permettere lo scambio di file tramite tecnologie p2p sui propri dispositivi!

Francesco Pizzo

Add comment ottobre 15th, 2009

I pirati si rifugiano nel bunker anti-atomico!

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Continua la vicenda The pirate bay che stavolta sembra segnare un punto a favore dei pirati della baia, e quindi degli utenti che usufruiscono del motore di torrent più famoso al mondo. Dopo i continui attacchi delle major, cause in tribunale per milioni di dollari e giudici ritenuti “di parte”, la baia può tirare un sospiro di sollievo nella guerra competizione con l’industria dei contenuti. La vicenda che si protrae ormai da mesi, vedeva infatti le grandi case discografiche e cinematografiche, ricorrere a strumenti più o meno legali per disconnettere i server dei pirati svedesi, che suscitando di conseguenza la reazione di questi ultimi, costretti a spostare in continuazione l’hosting nei server di tutto il mondo. Negli ultimi giorni si era addirittura sviluppata una vera e propria caccia al provider, che faceva registrare la sua ultima posizione in Ucraina. Dopo essere stati disconnessi anche dai server ucraini, i pirati hanno deciso di rifugiarsi in un posto più sicuro (almeno per il momento): un ex bunker NATO a prova di guerra atomica!

Naturalmente Cyberbunker, la società che gestisce l’hosting, ha ricevuto la solita intimidazione telefonata di cortesia da parte di BREIN, la nota associazione anti-pirateria coinvolta dalle major, ricevendo però un altisonante rifiuto!

A questo punto, a meno che Cyberbunker non cambi idea, la baia può godersi un periodo di riposo nei Paesi Bassi, in un rifugio capace di resistere sia a bombe atomiche che a E-bomb, le bombe ad impulsi elettromagnetiche capaci di rendere inutillizabili i circuiti elettrici.

Sperando in un pò di tranquillità anche per gli utenti, staremo a vedere le prossime mosse da parte dell’industria dei contenuti.

Francesco Pizzo

Add comment ottobre 8th, 2009

Nuovi dettagli per USB 3.0

A pochi giorni dall’introduzione della prima interfaccia USB 3.0 da parte di NEC Electronics, sono state rivelate nuove informazioni relative a questo controller che soddisfa le specifiche standard del nuovo SuperSpeed USB, o meglio noto semplicemente come USB 3.0.

Di seguito è possibile rendersi conto di quanto risulti migliorata la caratteristica principale di questo dispositivo, cioè la velocità di trasferimento che raggiunge i 5 gigabit al secondo permettendo di caricare una quantità di dati pari a 25Gb in soli 70 secondi contro i circa 14 minuti necessari all’attuale standard, USB 2.0.

usb3.0_speed

Altra novità introdotta in questo nuovo dispositivo è la retrocompatibilità del SuperSpeed USB con i vecchi standard. Nell’immagine sottostante potete osservare come infatti le porte USB 3.0 siano capaci di ospitare anche le interfacce USB 2.0 e USB 1.0.

usb3_connect

Per quanto riguarda la commercializzazione del prodotto, USB-IF ha annunciato che i primi prodotti USB 3.0 saranno disponibili sul mercato a partire dal 2010.

Fonte: HwUpgrade

Dominik Patryk Podobinski

1 comment maggio 21st, 2009

Hyper-Threading sfruttata da Windows 7

logowin7

Dopo un  periodo nel quale dominavano sul mercato i processori della serie Pentium D e Core 2, la tecnologia Hyper-Threading della casa Intel ha visto il ritorno sul mercato nelle CPU Intel Core i7, ed è stata questa tecnologia ad attirare particolare attenzione nell’ultima conferenza stampa TechEd tenutasi a Los Angeles.

Infatti Bill Veghte, development Chief di Microsoft Windows, ha affermato che Microsoft, in un’intensa collaborazione con Intel, ha posto particolare attenzione nello sviluppo del nuovo sistema operativo Windows 7, lavorando a livello di core e scheduler in maniera tale da permettere l’utilizzo della tecnologia Hyper-Threading presente in alcune CPU di casa Intel tra cui il nuovo Core i7.

La tecnologia Hyper-Threading, ricordiamo, permette di suddividere ogni core fisico in più core logici raddoppiando i processi eseguibili in parallelo, tecnologia che però non è stata implementata all’interno dei processori Pentium D e Core 2 Duo perchè la si riteneva non capace di portare migliorie se abbinata ad un dual-core con pipeline corte.

Fonte: Microsoft

Dominik Patryk Podobinski

Add comment maggio 18th, 2009

Fermato il progetto dell'elicottero italiano destinato ad Obama

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Il Pentagono ha reso ufficiale la notizia relativa al fermo del progetto italiano in atto sull’elicottero VH-71 che avrebbe avuto il compito di trasportare il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Notizia che conferma quanto era stato annunciato nel mese di aprile dal Ministro della Difesa.

Il programma VH-71 realizzato da Lockheed Martin e AgustaWestland (Finmeccanica) è stato fermato a causa della crescita dei costi, spiega Robert Gates, che sono raddoppiati raggiungendo una quota di ben 13 miliardi di dollari. Ma essendo già stati costruiti 7 prototipi, subito dopo l’annuncio formale dello stop, il responsabile degli acquisti della Difesa americana, Ashton Carter, ha avviato le procedure per valutare nuove opzioni, chiedendo di ottenere una lista delle possibilità entro 30 giorni.

Una nota della Marina dice:

«La U.S.Navy continua a valutare un’ampia gamma di opzioni riguardo ai velivoli VH-71 già costruiti, inclusa la vendita a parti interessate, il ‘buy-back’ da parte del fornitore o potenziali applicazioni per altre esigenze del ministero della Difesa».

Dominik Patryk Podobinski

Add comment maggio 18th, 2009

Un nuovo satellite nello spazio sfoggia il tricolore

Il 20 Aprile scorso è stato lanciato un nuovo satellite italiano da guerra, SICRAL 1B, dalla base mobile situata sicral-1b_smallnell’oceano Pacifico, all’altezza dell’Equatore. Notizia che non ha avuto particolare clamore, nonostante la sua importanza, probabilmente per la tragedia contemporanea avvenuta in Abruzzo o anche a causa della crisi economica considerato l’investimento di 350 milioni di euro nel progetto.

Il Ministero della Difesa afferma che il satellite del programma SICARL (Sistema Italiano per Comunicazioni Riservate e Allarmi) amplierà le potenzialità di comunicazione in base alle nuove esigenze operative delle forze terrestri, aeree e navali e aggiunge

il sistema sarà in grado di garantire l’interoperabilità tra le reti della Difesa, assicurando le comunicazioni strategiche e tattiche sul territorio nazionale e nelle operazioni fuori area

e se necessario

“le comunicazioni nella sicurezza pubblica, nell’emergenza civile e nella gestione e controllo delle infrastrutture strategiche negli interventi della Protezione Civile, delle unità militari intervenute nelle attività di disaster relief”.

La fase di lancio e posizionamento orbitale del satellite è stata coordinata dal Centro Spaziale del Fucino in Abruzzo (megaimpianto di Telespazio Spa con 90 antenne disseminate in una superficie di 370.000 mq); successivamente il controllo del satellite è stato trasferito al Centro Interforze di Gestione e Controllo SICRAL di Vigna di Valle che si trova a pochi chilometri da Roma.

Il SICRAL 1B farà compagnia all’altro satellite italiano SICRAL 1 presente in orbita dal febbraio del 2001, dopo un lancio dal centro spaziale di Kourou, nella Guyana francese. I due opereranno insieme fino all’anno prossimo, poi il SICRAL 1 completerà il suo ciclo di vita diventando così un altro dei tanti “oggetti” vaganti nello spazio. A differenza del predecessore il SICRAL 1B è stato progettato per avere una vita operativa di 13 anni che si spera che ci arrivi. Nel frattempo i vertici della Difesa si sono già orientati allo sviluppo e realizzazione della nuova generazione dei satelliti, SICRAL 2, dei quali probabilmente uno sarà mandato in orbita nel 2012.

Il SICRAL 1B è stato realizzato attraverso una “Public-Private Partnership” fra la Difesa e la “Thales Alenia Space Alliance”, un consorzio creato dal colosso dell’industria bellica francese Thales (67%) e da Finmeccanica (33%). Quindi di italiano a quanto pare c’è ben poco nella realizzazione del progetto, mentre per quanto riguarda il sistema di lancio l’Italia non ha partecipato minimamente, infatti la base mobile situata nell’Oceano Pacifico è gestita dalla “Sea Launch Company”, società con sede a Los Angeles, California, che ha pure curato le operazioni e i test pre-lancio del SICRAL 1.

Fonte: IMGPress

Dominik Patryk Podobinski

1 comment maggio 17th, 2009

Facebook, "Diamo i numeri!"

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A soli 5 anni dalla fondazione del noto social network che ha fatto tanto discutere di se, facebook può vantare oggi più di 200.000.000 di utenti attivi! Come confermato anche da Alberto Forni in un recente articolo pubblicato su WIRED, gli utenti attivi sono più o meno l’intera popolazione di Italia, Francia e Germania insieme, compresi i bambini! La crescita di iscrizioni è spaventosamente alta, fino a raggiungere l’attuale ritmo di circa 41.666 nuovi iscritti all’ora, in confronto agli appena 15.120 neonati che vengono alla luce in tutto il mondo!

Ma qual è il segreto di tanto successo? Pensate che ogni mese vengono pubblicati da questa mega nazione del web circa 850.000.000 di immagini delle quali 27 miliardi di Kb sono foto imbarazzanti di gente ubriaca. Questo nonostante le numerose polemiche riguardanti la violazione della privacy. A tal proposito va citato l’episodio di qualche tempo fa, quando due studenti del MIT riuscirono a scaricare ben 70.000 profili, semplicemente utilizzando uno shell script automatico.

Sempre secondo WIRED, il famoso social network viene utilizzato “quotidianamente” per ben 3 Miliardi di minuti, pari a circa 5700 Anni!!! In un anno quindi diventano più di 2 Milioni di anni spesi a commentare frasi spesso insensate e sfogliare foto di amici a volta sconosciuti!!!

Ma riesce veramente nel suo scopo di far socializzare? Cameron Marlow, famoso sociologo, ha pubblicato interessanti dati in un articolo di The Economist, differenziati anche per sesso e per numero di commenti postati ogni giorno.

Inoltre la presenza di un adeguato sistema di ricerca, permette non solo di effettuare nuove conoscenze, ma anche di riscoprirne di vecchie e mai abbandonate nella propria mente.

Nonostante però le numerose difficoltà che possono sorgere e il problema della violazione di privacy, il quale,  spesso crea paure alimentate da giornali e tg che non sempre sanno di cosa stiano in realtà parlando, facebook si è rivelato un ottimo strumento sociale, da non paragonare ad altri strumenti come ad esempio Second Life, del quale abbiamo già discusso in un articolo tempo fa.

Francesco Pizzo

4 comments maggio 9th, 2009

Mynetsfera cerca nuovi blogger!

Mynetsfera want you!

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Mynetsfera cerca utenti, di età compresa tra i 16 e i 35 anni, interessati a collaborare per la stesura di nuovi articoli, guide software o semplicemente notizie riguardanti il mondo HiTech!

Tutti gli interessati possono contattarci tramite l’apposita pagina specificando come oggetto “collaborazione blogger” e inviando i propri dati!

Ricordiamo inoltre che essendo MyNetSfera un blog libero e privo di inserzioni pubblicitarie di alcun tipo, siamo in cerca di soli collaboratori volontari che vogliano unirsi alla nostra comunità libera.

 

 

Add comment febbraio 28th, 2009


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